IL CONTESTO
Attico di 160 mq. in ristrutturazione
Siamo a Roma, quartiere Flaminio, zona climatica D. Il nuovo proprietario di un attico di 160 mq è in fase di ristrutturazione. L’immobile si trova all’ultimo piano di un palazzo dei primi del ‘900. La classe energetica dell’appartamento è una F. L’Architetto progettista ha previsto la realizzazione di un controsoffitto in cartongesso per il passaggio degli impianti e per creare effetti di luce.
LA SOLUZIONE INDIVIDUATA
Controsoffitto radiante per raffrescamento e riscaldamento
Il pavimento radiante tradizionale era la soluzione presa in esame inizialmente. In fase di sopralluogo abbiamo invece proposto la realizzazione di un controsoffitto radiante al posto del tradizionale cartongesso. Questo sistema ci permette di ottimizzare i costi della ristrutturazione. Il sistema proposto permette infatti di avere riscaldamento radiante e raffrescamento statico, con assenza cioè di correnti convettive e polvere in movimento. Inoltre il sistema permette di isolare gli ambienti verso il tetto dell’edificio. L’impianto è corredato da due deumidificatori per evitare ogni probematica determinata da fenomeni di condensazione. Il soffitto radiante è realizzato da pannelli di cartongesso che contengono al loro interno le tubazioni. I tubi sono accoppiati con uno strato di materiale isolante (polistirene, fibra di legno, sughero, …).
Una pompa di calore aria-acqua completa l’impianto in maniera eccellente.
L’INSTALLAZIONE
L’installazione avviene come per il cartongesso.
Successivamente, si posano le tubazioni di mandata e ritorno dal collettore collegando tutti pannelli.
Una volta provata la tenuta a 6 bar, il controsoffitto può essere chiuso, rasato e tinteggiato.
I deumidificatori
I due deumidificatori sono stati installati in zone baricentriche della casa, nel disimpegno della zona notte e in quello della zona giorno. Una collocazione questa che consente di poter trattare al meglio l’aria di tutto il volume durante la fase di raffrescamento estivo. Essendo zone di passaggio, abiamo potuto abbassarci di 30 cm. per consentire l’installazione dei due deumidificatori.
I RISULTATI
Lo spessore del pacchetto finito è di 8 cm, se non si vuole lasciare spazio sopra la struttura metallica. In questo caso però, avendo dei soffitti alti 290 cm, abbiamo deciso di lasciare 15 cm per il passaggio degli impianti elettrici e idrici.
Oltre ad aver contenuto i costi di realizzazione, il soffitto radiante presenta un’altra fondamentale caratteristica. L’inerzia del sistema è infatti molto bassa grazie al fatto che le tubazioni si trovano a pochi millimetri dalla superficie di cartongesso. Abbiamo pertanto una veloce risposta dell’impianto termico nel raggiungere i valori di temperatura e comfort desiderati.
Inoltre il soffitto radiante è molto più efficace del pavimento radiante in fase di raffrescamento estivo. Infatti, non essendo a contatto con il corpo umano (come accade con il pavimento), consente di lavorare con temperature dell’acqua nelle tubazioni molto più basse. La conseguenza è una maggiore capacità di raffreddare gli ambienti.
Ecobonus e detrazioni fiscali con cessione del credito
In questo caso il Committente ha diritto alle detrazioni fiscali del 65% (Ecobonus) per tutte le spese sostenute nella realizzazione del nuovo impianto termico. La società DEK ITALIA Srl, titolare del marchio Climagea, ha acquisito questo credito (Cessione del Credito secondo l’Art.10 del DL 34/2019) e ha applicato un sconto in fattura pari al 65%. Tutte le pratiche amministrative presso l’Agenzia delle Entrate sono state prese in carico dalla nostra Società a costo zero per il Committente.